“L'inizio della filosofia è lo stupore, ma anche il dubbio: ci si accorge che ciò che si sa non è sufficiente.”
- Georg Wilhelm Friedrich Hegel, Lezioni di Storia della Filosofia
Mi faccio ribrezzo da solo nel vedere che ho iniziato la mia prima newsletter con una citazione di quel gran furbetto che fu Hegel, ma anche lui ha avuto il mio stesso problema: da dove si inizia?!
Mi sono fatto questa stessa domanda quando ho voluto cominciare a fare qualche video sui social, ma anche quando ho iniziato l’università, così come me la sto ponendo adesso mentre scrivo: da dove inizio?
Non posso che spulciare ulteriormente dentro le righe di Hegel e nella Fenomenologia dello Spirito: “Ma l’intero è soltanto l’essenza che si compie mediante il suo sviluppo.” Tralasciando le parole intero ed essenza (un circo degli orrori), l’unico modo che c’è per iniziare a ragionare è solamente… facendolo, sviluppando il pensiero.
E’ forse questa la grande lezione che mi sento di estrapolare dalle parole di Hegel e che in molti non riescono a cogliere. Il pensiero, per essere tale, è sempre
M O V I M E N T O
nel momento in cui si posa, non è più “reale”, non esiste. Pensate a quanta gente conoscete che non utilizza il pensiero critico e che infatti diventa invisibile; persone che diventano, persino per se stesse, un rumore bianco.
Possiamo ulteriormente citare Friedrich Nietzsche con la sua fragorosa frase:
diventa te stesso
Friedrich Nietzsche, Al di Là del Bene e del Male
Mi è sempre stata oscura, come è giusto che sia, ma piano piano riesco a vedere cosa lo Zarathustra ha voluto dirci: non pensare che “essere te stesso” voglia dire “capire chi sei”, perché non c’è niente da capire, c’è da FARE. “Sii” te stesso nel senso di “creati”, crea te stesso, diventa ciò che sarai. Sperimentati.
Tornando al principale dilemma esistenziale, il problema è sempre cominciare perché è proprio lì che si inizia a dare un’impronta alla propria identità.
Quale mattone mettere per primo? Se si pensa ti trovare IL mattone, non si comincerà mai veramente. L’inizio è quindi illusorio; l’inizio diventa inizio quando la rete è già gettata.
Questa prima newsletter è in realtà un’ombra, un’impronta che diventerà, solo un giorno, un calco.
- Matteo Abozzi/Abbozzo
Iniziare con quel egoriferito di Hegel era un rischio ma bellissimo testo, complimenti.
Good